mercoledì 14 giugno 2017

AL VIA FLORENCE DESIGN WEEK - CHANGING CULTURES

I fiorentini e non solo si apprestano a partire per un viaggio all’interno della loro stessa città! 
Se Firenze già di per sé non finisce mai di riservare nuovi scenari, durante la settimana del Design può succedere che vi ritroviate per le strade della città tra un pasticcino austriaco, un tappeto islandese, designers cinesi, Lampade siciliane e artigianato innovativo napoletano insieme a creativi toscani, una scultura musicale olandese, il tutto condito con sale e pepe della saliera ungherese!

Changing cultures è infatti il tema della VIII edizione di Florence Design Week, dal 14 al 18 Giugno prossimi, per una Kermesse dedicata allo scambio culturale tra le maggiori città creative design-oriented di tutto il mondo. Spagna, Cina, Paesi Bassi, Francia, Giappone, Russia, America, Brasile, da questi luoghi prende vita un un city-break internazionale alla scoperta delle più creative destinazioni turistiche, a Firenze capitale dell’italian Life-style, dove il design ancora una volta si fa espressione delle identità dei luoghi, e veicolo di cultura, Moda, Interior design, Architettura, e creatività.

lunedì 6 febbraio 2017

CONCORSO MAD FOR BRAZIL, MAD FOR DESIGN

Il concorso fa parte del progetto MAD FOR BRAZIL, una serie di eventi che si sviluppano in location milanesi del design collegando moda, arte e design, arte e cibo all’insegna della creatività d’ispirazione brasiliana.



Ideato da Studio Albini e promosso con la collaborazione di Brazil S/A, MAD ZONE, associazione Cibartisti, Rossi di Albizzate, La Murrina e Swarovski, con il Patrocinio del Consolato Generale del Brasile a Milano e con la collaborazione di POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano.
(bando elaborato secondo le norme internazionali ICOGRADA, ICSID, IFI)

Il concorso fa parte del progetto MAD FOR BRAZIL, una serie di eventi che si sviluppano in location milanesi del design collegando moda, arte e design, arte e cibo all’insegna della creatività d’ispirazione brasiliana.
Le due aziende che sponsorizzano il concorso, Rossi di Albizzate per le sedute e La Murrina per l’illuminazione, uniscono tradizione e innovazione: Rossi di Albizzate conserva 80 anni di storia nel museo di Albizzate; La Murrina inizia 50 anni fa in una fornace di Murano dove tutt’ora vengono realizzati con l’arte del vetro soffiato tutti i lampadari ed oggetti della produzione aziendale.

Grazie a questo concorso, e quindi attraverso gli occhi e l'interpretazione di giovani progettisti e creativi brasiliani, i promotori si prefiggono di favorire uno scambio tra la cultura del design made in Italy e quella brasiliana.

Le iscrizioni e gli elaborati richiesti in formato digitale dovranno pervenire improrogabilmente entro e non oltre il 28 Febbraio 2017.


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martedì 18 ottobre 2016

LE STUFE A PELLET IDEALI PER CREARE UN'ATMOSFERA UNICA

Riscaldare la casa durante il periodo invernale e creare una bellissima atmosfera natalizia combinando bellezza e praticità? È possibile con le stufe e i camini a pellet di MCZ che consentono di avere una fiamma naturale e gradevole del tutto simile a quella dei camini a legna.


Grazie ad una particolare cura estetica, ad un attento studio degli ingressi d’aria e al controllo elettronico della combustione, i prodotti a pellet di MCZ non solo offrono tutti i vantaggi legati alla praticità d’uso del pellet ma consentono anche una bellezza di fiamma unica. La linea a pellet MCZ riesce infatti a riscaldare ed illuminare la casa con lo stesso fascino a cui da sempre ci ha abituati il fuoco a legna restando comunque un prodotto super pratico ed in grado di garantire una combustione efficace e pulita.

Aike è la stufa a pellet dalle linee rigorose ed essenziali, realizzata interamente in acciaio verniciato, con spessori importanti, top con griglia in acciaio satinato per l’uscita dell’aria calda ed il caricamento del pellet.

Vvo 90 pellet è il camino a pellet dal formato panoramico, con fiamma più larga e piacevole grazie ad un braciere stretto e lungo. È abbinabile ai sistemi di canalizzazione dell’aria Comfort Air® per riscaldare più ambienti anche non comunicanti.

Deco è una stufa e pellet realizzata interamente in ghisa. La tecnologia del pellet si abbina ad un aspetto elegantemente retrò, ispirato ai prodotti a legna di gusto tradizionale. Anche la fiamma, ampia e piacevole, ricorda l’effetto estetico del fuoco di legna.

venerdì 14 ottobre 2016

URBAN INNOVATIVE ACTIONS: CON IL PROGETTO “CO-CITY” OLTRE 4 MILIONI DI EURO PER L'INNOVAZIONE SOCIALE

 L’Unione Europea ha assegnato a Torino 4 milioni 100 mila euro per il progetto CO-CITY, disegno realizzato interamente dagli uffici della Città con l’Università degli Studi di Torino, l’ANCI e laFondazione Cascina Roccafranca. Il riconoscimento è stato comunicato all’assessora comunale all’Ambiente e ai Fondi Europei Stefania Giannuzzi, a Bruxelles per partecipare alla riunione conclusiva dell’iniziativa Urban Innovative Actions (UIA).

La Città di Torino – spiega Stefania Giannuzzi -è una delle vincitrici del primo bando Urban Innovative Actions (UIA), a cui hanno partecipato ben 378 città europee. Il progetto ci consentirà concretamente di avviare la collaborazione tra cittadini e Palazzo Civico nella la cura, nella gestione condivisa e nella rigenerazione dei beni comuni urbaniComune e Università saranno impegnati soprattutto nella sperimentazione sul territorio con un impatto concreto”.    

“Con questo riconoscimento Torino si conferma capitale europea dell’innovazione sociale: Co-City è una straordinaria occasione per sostenere nuove forme di partecipazione attiva dei cittadini alla cura e rigenerazione del territorio. Con Co-city -  ha affermato la Sindaca Chiara Appendino -   auspico che intorno a questo nuovo modo di intendere la relazione tra il pubblico e il privato possano nascere nuove imprese e generarsi nuovi posti di lavoro”.

L’Università di Torino avrà il compito di coordinare le politiche di rigenerazione urbana a partire dalla gestione condivisa dei beni comuni, attraverso l’utilizzo della piattaforma FirstLife.

"Fare squadra è la strategia vincente: la collaborazione tra Ateneo e Comune può diventare un modello stabile estendibile ad altri soggetti del territorio per portare nuove risorse a Torino su bandi Europei e nazionali per l’innovazione - ha dichiarato il Rettore Gianmaria Ajani -. Nella scrittura del progetto, l’Università di Torino ha portato le proprie competenze di progettazione, giuridiche ed informatiche, come già era accaduto nella primavera 2016 con il secondo posto al premio European Capital of Innovation Award di Horizon 2020 con il progetto OpenInTo e l'avvio del progetto Horizon 2020 WeGovNow. Comune di Torino e Università di Torino hanno vinto ancora una volta insieme".

La piattaforma FirstLife è un social network civico focalizzato sulla scala cittadina, ed è coordinato dal Prof. Guido Boella del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino. 
FirstLife è stato progettato assieme ai cittadini con laboratori di co-design e il suo obiettivo è permettere a cittadini che non necessariamente si conoscono ma che vivono gli stessi spazi urbani di coordinarsi tramite la mappa interattiva della città per co-produrre nuovi servizi in un’epoca in cui le risorse del pubblico si stanno riducendo" – ha spiegato Boella.

E’ in sperimentazione in varie iniziative con il Comune e con attori del territorio, dai Living Lab a Ecoborgo Campidoglio al mercato di Porta Palazzo, dal progetto Riscopri Risorse di Laqup nei comuni della Città Metropolitana al progetto WeGovNow! per la riqualificazione partecipata in Parco Dora, dal sistema di segnalazioni Miramap in Circoscrizione 10 al progetto Teencarto nelle scuole che ha coinvolto 700 studenti delle superiori. Verranno anche sperimentate dall’Università di Torino una moneta locale e una banca del tempo basate su tecnologie innovative quali la blockchain, che è alla base di criptovalute come i bitcoin, riconvertendole da un uso finanziario ad un utilizzo sociale.
L’Ateneo si occuperà anche del consolidamento di un modello giuridico fondato sulla collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione.
  
CO-CITY era stato approvato dal Consiglio Comunale lo scorso gennaio. Prevede la riqualificazione di beni immobili e spazi pubblici in condizioni di degrado attraverso la stipula di patti di collaborazionecon il terzo settore e gruppi informali di cittadini. Si tratta di uno strumento di lotta al degrado. Un’esperienza concreta di inclusione a cui sono state attribuite nuove funzioni in termini di servizi per il welfare, le attività educative e culturali, per ospitare nuove imprese innovative in ambito sociale e nella promozione della cura di spazi verdi collettivi.

Torino vanta un’esperienza ventennale nell’ambito della riqualificazione di spazi ed edifici pubblici, con il coinvolgimento su larga scala e con programmi di accompagnamento sociale, diventando nel corso del tempo un modello a cui guardano con interesse altre realtà urbane, a partire dalle “Case del quartiere”, che svolgono funzioni di aggregazione e di coesione permanente per tutte le fasce di popolazione. 

Le Case del Quartiere, guidate dalla Fondazione Cascina Roccafranca, saranno, grazie agli introiti comunitari, la base della costituzione della rete cittadina in grado di raccogliere istanze e progettualità, ma anche di accompagnare i processi di community building. Le “comunità di progetto” attivate sul territorio cittadino saranno il punto di riferimento per le azioni di rigenerazione urbana.


All’ANCI sarà affidata la comunicazione del progetto e la disseminazione dei risultati a livello nazionale.

La Città di Torino, che coordina l’intera realizzazione del progetto – conclude Stefania Giannuzzi -metterà a disposizione le aree e gli edifici pubblici che verranno individuati nel corso della fase di progettazione, curerà il processo di definizione dei patti di collaborazione tra cittadini attivi e amministrazione e garantirà gli investimenti economici necessari all’avvio della riqualificazione e allo sviluppo di imprese di comunità e di strumenti di inclusione sociale e sostegno al reddito”.